lunedì 26 agosto 2013

Piccolo vademecum "10 consigli" per difendersi dai grandi portali in rete (parte seconda)

Nella nostra precedente newsletter abbiamo messo in evidenza alcune criticità del rapporto tra le OLTA e i grandi portali sul web e le piccole aziende ricettive  turistiche (clicca qui).

Nonostante la supremazia dei grandi portali su internet, ci sono sempre strutture ricettive che credono ancora nella comunicazione diretta e cercano di promuoversi in proprio o attraverso piccole associazioni, molto attive in questo campo.

MoByTheWay è un servizio ideato per supportare queste realtà, minori ma significative, che intendono preservare la loro identità in un'era di comunicazione di massa, senza, tuttavia, dover per forza rinunciare agli "operatori della rete", che permettono comunque di penetrare mercati nuovi e ricevere ospiti non raggiungibili per altri canali. Di intermediari turistici in rete c'e n'è per tutti i gusti e per tutte le esigenze: dobbiamo essere noi a selezionare quelli più adatti alla nostra struttura e alla clientela che desideriamo attirare, in modo che siano i portali a servire noi e non noi i portali.
Perciò, la partita, nel turismo come in ogni altro settore,  si gioca sul tavolo della conoscenza: bisogna essere pratici delle nuove comunicazioni, e delle relative strategie di visibilità.

Per esempio, il 75% delle persone che ricerca su Google una merce o un servizio non sa che le ditte che occupano le prime posizioni nell'elenco dei risultati pagano per trovarsi lì (ppc - pay per click): queste aziende compaiono all'interno di una banda lievemente rosata, quasi indistinguibile dallo sfondo bianco; solo gli annunci su sfondo bianco sono inseriti secondo una graduatoria basata sulla qualità richiesta o sul gradimento. (E purtroppo a quanto si legge dalle ultime news provenienti da Cupertino, questi risultati a pagamento aumenteranno la loro presenza, specie nel settore turistico...)   
un'anticipo di quello che al momento si sta testando in alcuni risultati di ricerche su google, da notare la grande presenza di pubblicità mai vista prima d'ora.   


Poi, dobbiamo renderci conto che molte prenotazioni che  arrivano attraverso gli operatori turistici della rete sarebbero comunque effettuate lo stesso, se il nostro sito fosse più attuale, funzionale e curato. Allora è giusto monetizzare il nostro tempo speso su internet a nostro favore. Meglio lavorare sul nostro sito e aggiungere contenuti nuovi, e se rimane del tempo collegarli e aggiungerli sui Social network,  blog e portali che non fanno che arricchire il contenuto di altri. 

Queste nostre osservazioni non vogliono essere solo un monito di avvertimento nei confronti di una possibile cannibalizzazione delle  strutture ricettive minori da parte dei grandi portali su rete; ma anche un richiamo alla piccola impresa turistica perché si renda protagonista della propria azione sul mercato col mezzo più potente a sua disposizione: la comunicazione via internet!
   
Per ottimizzare l'efficacia di tale comunicazione, ci permettiamo d'indicare un minidecalogo:


1. Il vostro sito web è e sarà sempre, la comunicazione ufficiale della vostra azienda,  curatelo!

2. Inquadrate nella vostra gestione un responsabile per la comunicazione in rete: non occorre che sia un grande esperto, su internet ci sono pratiche alla portata di tutti.

3. La miglior pubblicità la fa pur sempre il cliente che si è trovato bene da voi, perciò coinvolgetelo, dando importanza alle sue opinioni.

4. Chiedete ai vostri ospiti commenti sulla vostra struttura e sul vostro sito, nonché recensioni sui portali turistici.

5. Tenete in conto le critiche più dei complimenti: le lodi, talvolta, ci sono rivolte per pura cortesia, mentre spesso gli appunti, che ci sarebbero maggiormente utili per migliorare la nostra offerta, vengono sottaciuti per educazione o timidezza. (Ciò non vuol dire non godere dei complimenti ricevuti :) )

6. Velocità e cortesia nel rispondere alle richieste e alle esigenze dei vostri interlocutori, anche via web, sono le pratiche migliori per i buoni clienti e le più disarmanti per gli ospiti difficili.

7. Usate la rete anche per interagire con gli attori del turismo nel vostro territorio: associazioni, vettori di trasporto, agenzie di servizi, negozi, ristoranti, altre strutture come la vostra, etc...; spesso il consenso locale porta altra clientela.

8. Se potete, organizzate o sponsorizzate qualche iniziativa che faccia parlare di voi: visite guidate, escursioni, gare sportive, tornei di giochi da tavolo, spettacoli, sagre paesane, etc.... E non mancate di segnalare l'iniziativa non solo sul vostro sito, ma anche  su quelli dei media locali o quelli specializzati nelle attività specifiche, sui portali turistici o sui social-network: la pubblicità indiretta è sempre la miglior forma di réclame. (ma ripeto: il contenuto approfondito inseritelo in primis sul vostro sito!)  

9. Cercate di offrire un servizio che altre strutture della vostra categoria o della vostra zona non offrono e valorizzate questa caratteristica su internet: navetta, accettazione di animali domestici, parco giochi per bambini, accoglienza gay-friendly, certificazione antiallergica, accessibilità per i disabili, cibo biologico o a Km 0, cucina vegetariana, pulizia e bucato eco-sostenibili, etc....  

10. Acquista un cellulare di nuova generazione, e perché no, compra un Tablet che possa anche servire ai clienti. Servirà ad avvicinarti ad una clientela in grande espansione. 

ps.: piccolo suggerimento per chi è sul portale di Booking, avrete sicuramente osservato che ricercando la vostra struttura con il vostro nome su google spesso, al di sopra del vostro sito ufficiale, esce il portale in questione, con la dicitura  "miglior prezzo garantito". Bene chiamate il vostro web master e fate aggiungere, nella descrizione del vostro sito le diciture: Official site, best price". In questo modo cercherete di alleviare parte delle perdite di prenotazioni dirette per chi cerca il risparmio a tutti i costi. Ma questi aspetti li approfondiremo in un prossimo post...

Buona Hospitality! 
Da MoByTheWay Italia

lunedì 5 agosto 2013

Le vacanze sul piccolo schermo

Le vacanze sul piccolo schermo

No, non è la solita rassegna estiva di film di Totò in TV.  E’ MoByTheWay, un nuovo servizio per il turismo che rende perfettamente leggibili e inter-agibili su telefonia mobile i siti Internet delle  strutture ricettive: alberghi, B&B, residence, pensioncine, fittacamere ….

Un servizio per i viaggiatori, ma soprattutto un servizio per gli operatori del settore turistico, che permette di ricevere richieste d’informazioni e prenotazioni in modo facile e veloce da telefonini e smartphone. Finora, infatti, l’utente che si collega con un dispositivo di telefonia mobile al sito web di una struttura ricettiva ne ha una visualizzazione lenta e incompleta ed è costretto a muovere continuamente i tasti per leggere le informazioni. La consultazione, così, risulta esasperante e un buon numero di potenziali clienti abbandona il collegamento senza che l’operazione vada a buon fine. Un vero peccato, perché il numero dei navigatori in Internet da cellulari e smartphone ha ormai sorpassato quelli dei navigatori da PC; il fatturato delle compravendite da telefonia mobile, per il 2011, ammonta a 800 milioni di Euro (di cui 70 nel settore turistico); e si prevede che, nel 2017, a fronte di una popolazione mondiale di 7 miliardi e mezzo di persone, ci saranno 9 miliardi di telefonini.
MoByTheWay offre dunque un aiuto concreto a un comparto che, come altri in Italia,  risente della crisi economica nazionale e internazionale, basandosi su due dei pochi settori in espansione, quelli della vendita di telefonia mobile e su telefonia mobile.

Non si tratta di una APP: non c’è bisogno quindi, da parte dell’utente telefonico di scaricare ogni volta l’apposito programma; il sistema MoByTheWay riconosce in automatico il collegamento da telefonia mobile e il tipo di telefonino usato, per poi far entrare subito in funzione la versione specificamente adattata del sito richiesto.     
   
Per usufruire del servizio MoByTheWay, basta sottoscrivere un abbonamento annuale di 98.- Euro (più IVA), interamente deducibili dalla dichiarazione dei redditi (art. 108 TUIR). L’installazione è semplice e per effettuarla non sono richieste particolari abilità informatiche; ma per chi non volesse cimentarsi in proprio, per un costo aggiuntivo di 30 Euro (una tantum), lo staff di  MoByTheWay provvede anche a installare il sistema operativo.

Servizio che comprende:
·       adattamento del sito della struttura per la lettura e l’interazione da tutti i dispositivi di telefonia mobile;
·       traduzione dei contenuti più importanti in 4 lingue straniere (inglese, francese, tedesco, spagnolo);
·       riconoscimento immediato del collegamento dell’utente da telefonia mobile e il dirottamento immediato sulla versione mobile del sito;
·       possibilità di modifiche in qualsiasi momento, senza necessità di ricorrere al webmaster, attraverso un semplice pannello dedicato;
·       aggiornamento costante e in tempo reale rispetto ai nuovi sistemi di telefonia mobile via via immessi sul mercato, senza costi aggiuntivi.

Un documento sulla competitività delle piccole e medie imprese del turismo, prodotto dall’Assohotel,  individua tra le maggiori criticità del comparto, la scarsa apertura alle innovazioni tecnologiche e organizzative. Grazie alla semplicità e al basso costo del servizio, MoByTheWay si presenta come un’ottima opportunità per ovviare a quest’inconveniente. Perché il film delle proprie vacanze gli Italiani lo programmeranno sempre di più sul piccolo schermo del loro telefonino.

RICETTIVITÀ TURISTICA E PORTALI WEB: UNA DELLE TANTE CRISI CONIUGALI DEI NOSTRI TEMPI (Parte prima)

SU INTERNET, I SITI WEB DELLE NOSTRE STRUTTURE RICETTIVE NON RISPONDONO PIU' AI CRITERI DI UTILITA' DI UNA VOLTA. IL PROBLEMA DIPENDE DALLA SCHIACCIANTE CONCORRENZA DEI PORTALI e DELLE OLTA, OPPURE AL MANCATO AGGIORNAMENTO NEL NOSTRO STILE DI COMUNICAZIONE?   (parte prima)

Sembra che mai come in questo periodo si parli dei problemi che comporta l'ineludibile rapporto tra internet (booking.com; tripadvisor; trivago; expedia; etc...) e strutture ricettive: proprio come il matrimonio, questo genere di relazione accusa una crisi epocale. 

In tutta la rete, attualmente, grazie alla capacità d'indicizzazione e alla possibilità d'investire nella visibilità, i grandi portali sulla rete creano un cono d'ombra a quelle entità ricettive che preferirebbero comunicare  direttamente con i loro clienti finali. 

Sì, si dirà,  è la legge del mercato, e molte strutture trovano, in questo sistema, i loro benefici. Invece, noi di MoByTheWay da tempo ribadiamo che si tratta di una vecchia storia e cerchiamo di spiegarvi il perché.

Una volta, i tour operator rivendevano solo strutture alberghiere standard e di una certa dimensione; oggi, dal mega-complesso al piccolo B&B, tutto viene inter-mediato  Una volta, si aveva a che fare con una persona fisica, che effettuava un check della struttura prima di inserirla nel catalogo dell'agenzia; oggi, con la rete, si fa tutto davanti a uno schermo.

Ma internet è pieno di notizie sul difficile rapporto tra rete, portali e  strutture ricettive. Basta inserire la parola OLTA nella ricerca per avere una panoramica, clicca qui. I giornali riportano elenchi di truffe su offerte di vacanza praticate attraverso internet clicca qui.  Radio 24 ha dedicato una puntata sulle false referenze riportate su Tripadvisor "dal 38 minuto": "eclatante il caso riguardante un ristorante recensito molte volte, primo nella lista, ma inesistente!" 

Ma perché sembra una storia già sentita? Facciamo riferimento a esperienze vissute prima dell'avvento di internet, nell'era del FAX. Erano gli anni 80, e già a quei tempi operavamo nel settore turistico: negli incontri di associazioni di categoria già si parlava del difficile rapporto tra agenzie di viaggio e albergatori. Le frasi di oggi, come "Riprendiamoci le chiavi del nostro albergo!", si usavano anche allora, così come anche allora apparivano proibitive le percentuali di commissione. Il problema della frammentazione dell'occupancy si poneva, né più né meno, come adesso.

E, anche all'epoca, il MERCATO, con le sue regole di visibilità, domanda e offerta, concorrenza, era invocato come arbitro imparziale, a decidere delle capacità degli operatori del settore turistico e della sopravvivenza delle loro strutture. 

E così, spesso, tour operator e agenzie fallivano. 
Alcuni albergatori, in over-booking, magari non riuscivano a garantire il servizio promesso. 
E l'unica difesa possibile dall'esosità delle commissioni sembrava quella di raccomandare al cliente di chiamare direttamente per prenotare il prossimo soggiorno.  

All'inizio degli anni 90, gli albergatori più creativi hanno cominciato a costituirsi come tour operator in proprio, mentre i tour operator hanno cominciato ad acquistare strutture ricettive da spingere nel mercato turistico. 

Ai giorni nostri, siamo in una fase simile, in cui gestori di attività ricettive cominciano a soffrire il gioco di forza imposto dai grandi operatori turistici sulla rete, con richieste di percentuali troppo alte, che pesano sulle finanze dell'azienda. E, talvolta, imprenditori turistici ancora sprovveduti sono disposti a corrispondere queste cifre esose, pur di avere una presunta visibilità che li consenta di galleggiare sul MERCATO! E questo fenomeno, purtroppo, incoraggia una politica al rialzo delle richieste dell'intermediario in rete. Una dinamica del genere potrebbe giungere presto al suo punto critico, generando una frattura nella collaborazione tra i vari attori del grande circo turistico.

Come in tutta la società odierna, anche nel settore del turismo la comunicazione è troppo spesso asservita agli interessi delle grandi aziende, a scapito delle piccole: le ricerche statistiche sono commissionate, giocoforza, solo dai grandi portali, che interpretano poi i dati rilevati a loro uso e consumo; e le tendenze sono dettate dai colossi turistici che spacciano le proprie convenienze come altrettanti dogmi dell'economia. 

Però, non possiamo attribuire la colpa solo a queste grandi organizzazioni private; dobbiamo assumerci le nostre responsabilità tanto nel campo della qualità del servizio turistico che offriamo ai nostri clienti, quanto nel contenuto e nella forma della comunicazione al pubblico, quindi a partire dal nostro sito web.

Per noi di MoByTheWay il sito web di una struttura turistica, nella rete di domani, lo immaginiamo come un contenitore unico di informazioni, per il semplice motivo, che nessuno più di voi conosce il territorio in cui vive e che quindi racconterà in base al soggiorno proposto. Cosa che un portale generalista non potrà mai fare! E qui ci fermiamo per non anticipare troppo.  (vai alla Parte seconda)